L’accordo relativo alla mobilità scuola 2019 è arrivato in porto. È stato deciso che il Contratto Collettivo Nazionale Integrativo sulla mobilità avrà una durata triennale. Infatti in questo caso il contratto della mobilità per i docenti vale per il triennio 2019-2022. Ci sono differenti novità da segnalare, soprattutto il fatto che aumenta il numero dei posti disponibili per i trasferimenti.

È stato deciso che per l’anno 2019-2020 sarà riservata una percentuale del 40% per i trasferimenti interprovinciali. La stessa categoria di trasferimenti avrà per il 2020-2021 il 30%. La stessa percentuale poi passerà al 25% per il 2021-2022.

Secondo l’accordo raggiunto per la mobilità, il personale docente ogni anno può partecipare ai movimenti. Gli unici che non potranno presentare di nuovo l’anno successivo domanda per la mobilità sono coloro che ottengono il trasferimento su una delle scuole che hanno richiesto nella domanda presentata l’anno precedente.

Questi docenti dovranno attendere tre anni prima di poter presentare la domanda per un altro trasferimento o per un passaggio di ruolo. Una delle novità più importanti della mobilità scuola 2019 riguarda proprio la titolarità su scuola.

Infatti è stato deciso che i docenti potranno esprimere 15 preferenze, fra cui anche le singole scuole. Ottenendo il trasferimento, dall’1 settembre 2019 diventeranno titolari su scuola. È stata così abolita la titolarità su ambito, che era stata introdotta con la legge 107.

Come anticipa la CGIL, la titolarità su scuola sarà una novità che interesserà anche i docenti che sono titolari di ambito e che hanno un contratto triennale. Essendo stata abolita anche la chiamata diretta dei presidi, i docenti con incarico triennale su ambito, dall’1 settembre del prossimo anno scolastico, avranno titolarità su singola scuola.