Una novità del contratto sulla mobilità del personale docente riguarda in particolare i docenti che sono stati ammessi al percorso FIT. È stato deciso che questi insegnanti avranno la titolarità su scuola. La loro titolarità sarà su quella di attuale incarico e sarà confermata, dopo che i docenti avranno superato le prove a loro riservate.

Considerando il loro status giuridico, questi docenti sono inquadrati come supplenti. Proprio per questo motivo in realtà non possono prendere parte alle operazioni che riguardano i trasferimenti. È come se i docenti FIT fossero assunti con contratto tipico che riguarda i supplenti con incarico annuale.

Il contratto sulla mobilità 2019 ha voluto prendere in considerazione anche la sorte dei docenti ammessi al FIT. In maniera più specifica, oltre a riservare loro la titolarità su scuola, è stato deciso che per questi insegnanti sarà previsto anche un accantonamento di posti.

Ai docenti ammessi al FIT sarà riservato un posto a livello provinciale, quando sarà posta fine alla mobilità. Infatti le immissioni in ruolo dei docenti, anche dal punto di vista giuridico ed economico, avranno luogo a partire dall’1 settembre del prossimo anno scolastico.

In generale l’accordo sulla mobilità 2019 per la scuola ha introdotto la titolarità sulle istituzioni scolastiche anche per tutti quei docenti che otterranno il trasferimento in seguito alla partecipazioni alle operazioni di mobilità. Infatti i docenti possono esprimere 15 preferenze e possono anche scegliere 15 preferenze su istituti scolastici, oltre che su comuni, distretti e province.

Viene meno così uno dei principi fondamentali della legge 107 introdotta dall’ex Governo Renzi, che aveva stabilito la titolarità su ambito territoriale per gli insegnanti assunti nel 2015.