Lo studio dell’Organizzazione mondiale della sanità dal titolo “Salute e benessere maschile nella regione europea OMS”, ha evidenziato come molti uomini muoiano per cause prevenibili derivanti da abitudini e stili di vita sbagliati e dal rifiuto di rivolgersi al medico per fare dei controlli o curare delle patologie.

Le morti maschili sono dovute principalmente ad incidenti e malattie non trasmissibili (circa l’86%). Fra i 30 e i 59 anni le principali cause di morte sono malattie cardiovascolari, diabete, cancro e malattie respiratorie.

Se solo ci fosse più prevenzione e gli uomini fossero meno restii a recarsi dal dottore per fare anche delle semplici analisi, tutto questo si potrebbe ridurre poiché il più delle volte si tratta di malattie prevenibili.

Così come anche il sottovalutare condizioni psicologiche o depressione che dovrebbero essere trattate ad esempio con l’ausilio di uno psichiatra o di uno psicologo, considerando che per questi motivi il tasso di suicidio degli uomini è 5 volte maggiore di quello delle donne.

Sebbene una causa sia proprio questa “pigrizia”, ad accentuare questa mortalità precoce sono anche una serie di vizi degli uomini: alimentazione sbagliata, fumo, droghe e alcol.

Questo allarme preoccupante ha aperto le strade a nuove strategie che i 53 Stati membri devono sottoscrivere per tutelare la salute maschile, infatti l’OMS afferma

la necessità di trattare la salute maschile in maniera specifica e di identificarla come argomento prioritario per i decisori politici europei.

La proposta è quella di rendere i servizi sanitari accessibili più facilmente a uomini e soprattutto ai ragazzi.