animali fattoria<a href="https://pixabay.com/it/animale-azienda-agricola-1867180/">Pexels</a>

La Coldiretti, in occasione di Sant’Antonio Abate (protettore degli animali domestici), ha diffuso una notizia molto triste che riguarda le fattorie in Italia: in 10 anni sono andati persi 1,7 milioni di animali.

Si tratta di più di 100 mila bovini e bufale, oltre 600 mila maiali, ma anche pecore, capre e cavalli.

Le aree che risentono di più di questo fenomeno sono quelle montane dove, le condizioni economiche e sociali, impediscono ai pastori e agli allevatori di continuare la loro preziosa attività.

Questo fenomeno ha, ovviamente, delle ripercussioni economiche e per l’occupazione in Italia ma anche per la biodiversità e per il patrimonio faunistico.

Infatti, la cosa più preoccupante è il rischio di estinzione che colpisce tante razze di animali (si è calcolato che il fenomeno interessi oltre 130 razze).

Un patrimonio che rischia di sparire per sempre e che interessa:

  • 38 razze di pecore (come la pecora sopravissana);
  • 24 razze di bovini;
  • 22 razze di capre;
  • 10 razze di maiali (come il maiale nero casertano, detto “calvo”);
  • 19 razze di cavalli (come il cavallo Pentro della provincia di Isernia);
  • 7 razze di asini (come l’asino Amiatino, originario della provincia di Grosseto)
  • le galline (come la gallina Ancona con le sue penne a pois).

Questo patrimonio ha un valore economico molto elevato, stimato in circa 17, 3 miliardi di euro, che equivalgono al 35% dell’intero settore agricolo italiano e che occupa 800 mila persone.

Il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, ha dichiarato che, quando chiude una stalla, si perdono animali, prati per il foraggio, prodotti tipici ma soprattutto persone che lavorano per fronteggiare il degrado del territorio.